Le Pistole Semiautomatiche

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  1. Lenfil
     
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    TOKAREV TT-33, Pistola Semiautomatica Sovietica

    La Tokarev TT-33 è una pistola semiautomatica russa ideata da Fedor Tokarev come sostituta del revolver Nagant M1895 in uso dall'inizio del XX secolo. Entrò in servizio in Unione Sovietica nel 1933. Quando i Tedeschi attaccarono era già in corso la progettazione di un'altra arma, ma a quel punto fu sospesa, e il revolver Nagant insieme alla TT-33 restarono le pistole in servizio.

    Nazione: Unione Sovietica
    Tipo: Pistola semiautomatica
    Data di progettazione: 1930
    Progettista: Fedor Tokarev
    Durata in servizio: 1930-1951
    Guerre: Seconda guerra mondiale, Guerra di Corea, Guerra del Vietnam

    Specifiche tecniche
    Calibro: 7.62 mm
    Munizioni: 7.62 x 25 mm Tokarev
    Velocità alla volata: 420 m/s
    Lunghezza: 196 mm
    Lunghezza della canna: 116 mm
    Peso: 0,830 Kg
    Alimentazione: caricatore da 8 colpi

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    WALTHER P38, Pistola Semiautomatica Tedesca


    La Walther P38 nasce nel 1938 come sviluppo della AP (Armee Pistole) e HP (Heeres Pistole). L'anno stesso la pistola venne adottata dall'esercito tedesco col nome di P38 (da "Pistole 1938" ) e dal 1939 divenne anche la pistola d'ordinanza dell'esercito svedese con la sigla M39. È nota anche come P1 (con fusto in lega d'alluminio e carrello in acciaio).

    La P38 nasce in calibro 9 × 19 parabellum, ma è stata prodotta fino al 1978 anche in calibro 7,65 parabellum ed in piccole serie in cal. 38 SuperAuto, 45 ACP e 22lr.

    La P38 può essere descritta come una pistola semiautomatica di grosso calibro con chiusura geometrica a blocco oscillante, scatto SA/DA, cane esterno, mire fisse e carrello aperto. Prima di descrivere la tecnica di questa arma è necessario premettere che il progetto della P38/P1 fu a suo tempo indicibilmente avanzato, in un momento storico in cui le più blasonate pistole erano ancora in sola SA e non presentavano una sicura inerziale al percussore la P38/P1 ha introdotto soluzioni oggi considerate dai più necessarie su di una moderna pistola destinata all'adozione militare.

    La chiusura dell'arma è di tipo stabile/geometrico, necessariamente non labile visti i calibri impiegati (a parte il 22lr). Questa chiusura è detta "a blocco oscillante" (brevetto Walther), nella fattispecie sotto la canna è posto un blocco macchinato di forma complessa dotato di due alette o "tenoni" irraggiati, questi creano il vincolo con il carrello sistemandosi, in fase di chiusura, in due recessi ricavati nello stesso. Durante la fase di sparo carrello e canna rinculano solidalmente per circa 8 mm dopo i quali un pistoncino imperniato sotto la canna e con una punta a profilo parabolico va a premere contro un piano a profilo iperbolico ricavato mediante fresatura nel blocco stesso, questa azione determina l'abbassamento del pezzo svincolando la canna e lasciando che il carrello proceda nella sua corsa retrograda. La presenza di due piani inclinati, uno alla base del blocco oscillante e uno sul fusto, riportano il sistema nella sua posizione iniziale nel momento in cui la canna viene ingaggiata dal movimento del carrello, che viene spinto in avanti dall'azione delle due molle di recupero. Questo tipo di chiusura tuttora gode di un grande successo essendo stata riproposta sulla Beretta serie 92/96/98, la quale è idealmente l'erede della P38/P1 e non a caso una delle migliori pistole semiautomatiche mai progettate.

    Il carrello è in acciaio macchinato dal pieno, è di tipo aperto e quindi presenta un'area utile all'espulsione dei bossoli estesissima (riducendo così i rischi di un inceppamento derivante dallo svolgimento di questa operazione). In esso è contenuto l'intero sistema delle sicure e sul lato sinistro si trova il comando della sicura manuale, nel carrello è inoltre posizionato il percussore con relativa molla, quest'ultimo è di tipo flottante. Nella parte inferiore di questo pezzo sono ricavate le guide per l'innesto sul fusto, diversamente sul cielo del carrello, il quale è aperto, a chiusura viene posto un elemento elastico in acciaio stampato che trattiene anche in sede la tacca di mira. Sulla sinistra invece è montato il tozzo e massiccio estrattore.

    Il fusto è in acciaio macchinato dal pieno (su di alcuni esemplari bellici esso è in lamierone d'acciaio stampato) per le P38 prebelliche o belliche, dopo la seconda guerra mondiale invece, per alleggerire l'arma estrinsecando le potenzialità in questo senso del suo design, venne adottato un fusto in lega di alluminio per utilizzi aeronautici (duralluminio/avional, lega del gruppo 2000 ad alta resistenza e bassa densità). Un ulteriore miglioramento fu l'introduzione di un traversino esagonale di scarico delle forze nel fusto, onde evitare la formazione di rotture nel fusto di lega leggera in seguito all'interazione tra questo e il blocco oscillante in acciaio. Il fusto contiene anche il traversino rotante per lo smontaggio con relativo comando, oltre a ciò in esso si trovano l'intero gruppo di scatto, l'espulsore e la leva dell'hold open.

    Indubbiamente quest'arma, nei circa 70 anni dalla sua apparizione si è confermata come una delle migliori semiautomatiche di sempre, sia per l'efficienza che l'affidabilità e anche il design è diventato un classico.

    Durante il periodo bellico, per la pressante richiesta da parte delle forze armate tedesche, venne prodotta anche da molte altre ditte, quali la Mauser, la Ceska-Zvobrojovka (poi Bohmische Waffenfabrik AG) e la Spreewerk di Spandau. Ad ogni ditta, per motivi di segretezza, fu assegnato un codice in lettere da incidere sull'arma al posto del nome in chiaro. Per esempio le tre ditte citate ebbero codice byf, fnh, cyq rispettivamente. Esiste anche una variante a canna corta da 70 mm denominata P38K (Kurz Pistole 38).

    Negli anni '70 la P38 era un'arma usata spesso dai gruppi armati extraparlamentari, divenendo così una icona degli anni di piombo. Celebre è rimasta la fotografia dell'autonomo che, durante una manifestazione, punta con entrambe le braccia tese quest'arma contro la polizia.

    Spesso negli articoli di cronaca e di costume tutte le armi in calibro .38 vengono definite (equivocando) "P38", che invece è in calibro 9 mm parabellum. La differenza è sostanziale: nel caso della P38 il numero è riferito a una data (1938), invece, la dizione "calibro .38" è da intendersi riferita a un calibro nominale (.38 Special) per arma a tamburo. Anche la famosa e controversa copertina del settimanale Der Spiegel che raffigurava un revolver posato su un piatto di spaghetti è ricordata come "quella della P38".

    Negli anni la diffusione della Walther P38 l'ha portata ad essere spesso citata in diversi media, situazione che ha accresciuto la sua fama anche tra i non esperti di armi da fuoco:
    -una Walther P38 è la pistola preferita dal personaggio di Lupin III, creato da Monkey Punch negli anni '60, protagonista degli omonimi manga e anime (questi ultimi in Italia replicati quasi ogni anno sulle reti Mediaset); è anche il titolo dello special televisivo del 1997: Lupin III - Walther P38 - A ricordo della Walther P38 (ルパン三世 ワルサーP38 In Gedenken an die WALTHER P38, Rupan sansei - Warusa P38 - In Gedenken an die Walther P38?).
    -la Walther P38 è la forma terrestre in cui si trasforma il personaggio di Megatron nella prima serie animata dei Transformers e in molte delle serie a fumetti (l'edizione della Marvel Comics, quella DW e quella della IDW). Il personaggio deriva da un giocattolo della serie giapponese Takara Microman, in cui vi erano due versioni dello stesso robot (di colore diverso) che si trasformavano appunto in una riproduzione in scala 1 a 1 della P38.

    Nazione: Germania
    Tipo: pistola
    Data di progettazione: 1938
    Guerre: Seconda guerra mondiale
    Varianti: P38K

    Specifiche tecniche
    Calibro: 9 mm
    Munizioni: 9 × 19 mm parabellum
    Azionamento: semiautomatica
    Lunghezza: 216 mm
    Lunghezza della canna: 125 mm
    Peso: 0.9 kg scarica
    Alimentazione: caricatore da 8 colpi

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    LUGER P08, Pistola Semiautomatica Tedesca

    Tra le pistole più apprezzate e prodotte di ogni tempo, forse la prima tra quelle semiautomatiche di incontestabile successo, la Luger P08 (talvolta chiamata P08 Parabellum) è una pistola semiautomatica progettata da Georg Luger basandosi sulla Borchardt C-93, e prodotta dalla casa d'armi DWM (Deutsche Waffen und Munitionsfabriken). La denominazione Parabellum deriva dalla locuzione latina "Si vis pacem, para bellum" ovvero "Se vuoi la pace, prepara la guerra". Cosi come anche il nome dell'indirizzo telegrafico della DWM (Deutsche Waffen und Munitionsfabriken), che all'epoca era "Parabellum Berlin".

    Introdotta per la prima volta nel 1898, è stata prodotta fino ai giorni nostri grazie all'alta precisione che la rende ottima anche come arma sportiva. Venne prodotta in vari modelli con canne di differente lunghezza (10 cm. per il modello P08) e anche con calci aggiuntivi.

    Venne impiegata per la prima volta dall'esercito svizzero nel 1900 con un munizionamento da 7,65 mm Parabellum con il nome di Ordinanzpistole 00. Nel 1902 apparve un nuovo modello in calibro 9 mm Parabellum che fu adottato dalla marina tedesca nel 1904. Nel 1908 infine la Luger fu adottata dall'esercito tedesco presso il quale prestò servizio sino alla fine della seconda guerra mondiale. Di quest'arma esistono almeno 35 versioni principali, molte delle quali impiegate dai tedeschi. Oltre che dalla DWM, le P08 furono prodotte dalla Simson, dalla Krieghoff, dall'arsenale di Erfurt e dalla Mauser; le P08 svizzere furono prodotte dalla Waffenfabrik di Berna. Oltre alla Parabellum standard e alla P04 della marina, i tedeschi impiegarono anche la cosiddetta "Modello Artiglieria", con canna da 200mm, alzo regolabile e spesso, ma non sempre, il caricatore a tamburo da 32 colpi usato anche dall'MP18.

    Venne largamente utilizzata dall'esercito tedesco sia nella prima che nella seconda guerra mondiale. Nel 1942 venne sostituita dalla Walther P38 a causa del costo di produzione e della notevole manutenzione che richiedeva. Nonostante ciò furono costruite almeno altre 400.000 Luger fino al 1943. La Finlandia adottò nel 1923 una versione della P08 in calibro 7,65, e sempre dalla Luger fece derivare la pistola Lahti L-35 in 9 parabellum che sostituì quest'arma. Per ironia della sorte, anche Israele, al momento della sua formazione, dovette utilizzare Le P08. L'Olanda ordinò alla Vickers inglese una versione della P08 tedesca, anche se forse le pistole venivano solo montate, e non fabbricate, in Inghilterra. Il Portogallo adottò in successione due modelli della Luger, il Parabellum M908 e il Parabellum M/43. A tutt'oggi, la Luger P08 è un'arma ricercata ed apprezzata dai collezionisti di tutto il mondo. Per qualità e precisione nella costruzione, quelle costruite dalla Krieghoff vengono considerate le migliori.


    Nazione: Germania
    Tipo: pistola semiautomatica
    Data di progettazione: 1898
    Progettista: Georg Luger
    Periodo di produzione: 1900-1999
    Esemplari prodotti: oltre 4 milioni
    Durata in servizio: 1904-1942 (Germania-Germania Nazista)
    Paesi utilizzatori: Svizzera - Germania - Germania Nazista - Vari
    Guerre: 1^ guerra mondiale - 2^ guerra mondiale

    Specifiche tecniche
    Calibro: 9 mm Parabellum
    Munizioni: 9 mm x 19 mm (9 Luger)
    Cadenza di tiro: 20 al minuto
    Velocità alla volata: 381 m/s
    Gittata utile: 50-70 m
    Lunghezza: 222 mm
    Lunghezza della canna: 103 mm
    Peso: 0,88 Kg (0,94 Kg carico)
    Alimentazione: caricatore da 8 colpi

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  2. sottocutaneo
     
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    COLT M1911, pistola semiautomatica americana


    - Caratteristiche

    Nazione: Stati Uniti
    Tipo: Pistola semiautomatica
    Era: moderna
    Data di progettazione: 1907
    Progettista: John Browning
    Periodo di produzione: 1911-1945
    Esemplari prodotti: oltre 2 milioni
    Durata in servizio: 1911-1991
    Paesi utilizzatori: United States Army, Armed Forces of the Crown
    Guerre: prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, guerra di Corea, guerra del Vietnam, vari
    Varianti: M1911A1, RIA Officers,Combat Commander
    Tipo: Pistola d'ordinanza
    Calibro: 11.43 mm (.45)
    Munizioni: .45 ACP
    Azionamento: a corto rinculo tipo Browning
    Velocità alla volata: 244 m/s
    Gittata: 70 m
    Lunghezza: 210 mm
    Lunghezza della canna: 127 mm
    Peso: 1,105 Kg (scarica)
    Alimentazione: caricatore da 7 colpi + 1
    Organi di mira: fisse


    - Descrizione

    La Colt M1911 è una pistola semi-automatica ad azione singola calibro .45ACP. Progettata da John Browning, è stata la pistola d'ordinanza dello United States Army dal 1911 al 1985. Venne largamente usata nella prima e nella seconda guerra mondiale, in Corea e in Vietnam. In totale, nelle versioni M1911 e M1911A1, ne sono state prodotte 2.700.000 di esemplari.
    Verso la fine del 1899, lo United States Army eseguì dei test su alcune pistole a canna rinculante per sostituire i vecchi revolver .38 in dotazione sul finire del secolo. Le sperimentazioni, condotte su modelli presentati dalla Mauser (il C96), dalla Mannlicher (lo Steyr Mannlicher M1894) e dalla Colt (Colt M1900), non furono soddisfacenti, così l'attenzione si spostò sulle pistole Luger. Si ritenne, però, che il calibro 9 mm non avesse abbastanza potere di arresto, così nel 1904 si decise di adottare il calibro 45. Nel 1906 venne indetta una gara, a cui parteciparono alcune delle più importanti case produttrici di armi dell'epoca. Dopo alcuni test preliminari, la scelta si ridusse tra i modelli presentati dalla Savage Arms Company e dalla Colt, che furono sottoposti, tra il 1907 e il 1910, ad una lunga serie di sperimentazioni, che vide nettamente vincitore il progetto di John Browning.

    L'arma venne ufficialmente adottata dall'esercito nel 1911, con la designazione di M1911, che muterà nel 1940 in Automatic Pistol, Caliber .45, M1911.Inizialmente la produzione di quest'arma fu affidata esclusivamente alla Colt, ma prima del 1914 anche l'arsenale di Springfield fu attrezzato a questo scopo.Al momento dell'intervento americano nella prima guerra mondiale erano disponibili solo 55.553 pistole di questo tipo che nel corso del conflitto vennero fabbricate anche dalla Remington, oltre che dalla Colt, mentre l'arsenale di Springfield si occupò esclusivamente alla produzione dei fucili Modello 1903; complessivamente durante la prima guerra mondiale furono prodotte circa 450.000 Modello 1911, prevalentemente dalla Colt, visto che la Remington alla fine del dicembre 1918 aveva consegnato solamente 21.265 pistole. L'esperienza maturata sul campo durante il conflitto portò, nel 1924, a piccole modifiche esteriori e il nuovo modello venne denominato M1911A1 (che muterà poi nel 1940 in Automatic Pistol, Caliber .45, M1911A1 e successivamente in Pistol, Caliber .45, Automatic, M1911A1).Quest'arma si distingueva dal modello precedente per i seguenti dettagli:

    - La sede sella molla del cane che costituisce la parte inferiore del dorso dell'impugnatura sulla M1911 era dritta e liscia, mentre sulla M1911A1 è arcuata e zigrinata.
    - Il grilletto della M1911 è liscio e leggermente più lungo rispetto a quello scanalato della M1911A1.
    - Lo sperone posteriore dell'impugnatura, facente parte della sicura automatica dorsale, nella M1911A1 è più lungo.
    - Il mirino della M1911A1 è più largo.
    - Sul castello della M1911A1,subito dietro il grilletto, sono stati praticati due sgusci che agevolano l'azione dell'indice sul grilletto stesso.
    - Nella M1911A1 furono apportate lievi variazioni nella foratura e nella rigatura della canna.

    Con la seconda guerra mondiale la richiesta legata all'arma crebbe notevolmente tanto che, sul finire del 1945, ne erano stati prodotti 1,8 milioni di esemplari, in diversi stabilimenti (Springfield, Ithaca, Singer, Auto-Ordenance). Da quel momento in poi, non ne furono più ordinati nuovi esemplari, ma vennero usati parti inventariate per sostituire il parco attivo. Dopo il 1945, l'arma rimase in dotazione come pistola d'ordinanza ed attraversò la guerra di Corea e quella in Vietnam, fino ad essere utilizzata, solo da alcuni reparti, anche nell'operazione Tempesta nel deserto del 1991. Difatti, nel 1985, una commissione dell'aviazione statunitense aveva decretato l'adozione di un nuovo modello Beretta, la 92FS calibro 9 mm parabellum, e, quindi, la dismissione del M1911A1, nonostante il ricorso, successivamente perso, dell'esercito. Ancora oggi il modello M1911A1 è usato dalle forze di polizia (LAPD-SWAT, HRTteam dell'FBI ed altre), dal Marine Expedicionary Unit dell'USMC nella versione modificata MEU(SOC) e dai Navy SEAL.


    - Varianti straniere

    *Le M1911 argentine
    L'Argentina ha prodotto quattro versioni della Colt M1911:la Colt Modelo 1916, la Colt Modelo 1927, la Ballester Molina e la Ballester Rigaud.Tutte e quattro, prodotte dal 1916 al 1966, sono quasi identiche al modello originale.Furono prodotte in grandi quantitativi durante la Seconda guerra mondiale.Erano ancora in uso nella Guerra delle Falklands del 1982 e sono ancora molto diffuse. Prima della produzione in proprio su licenza l'Argentina ordinò e ricevette direttamente dalla Colt 10.000 pistole Colt 1927 (tipo 1911 A1) con matricole che vanno da 1 a 10.000, marcatura Colt sul lato sinistro del Carrello e marcatura Argentina: EJERCITO ARGENTINO/COLT CAL. 45 MOD.1927 (su due righe sovrapposte) precedute dallo stemma e seguite dalla matricola (con la grafia dei numeri tipicamente elaborata dell'epoca) su quello destro, sempre sul carrello è presente anche davanti alla tacca di mira preceduta da N°. La matricola è ripetuta anche sul fusto, sopra al grilletto (sempre sul lato destro) e sulla canna nella porzione visibile dalla finestra di espulsione dei bossoli, la brunitura è quella tipica della Colt (salvo successivi ricondizionamenti d'Arsenale) e le finiture sono piuttosto accurate, le guancette sono in materiale plastico nero con zigrinatura uniforme su tutta la superficie.

    *La M1911 brasiliana
    Il Brasile produceva una versione in calibro 9x19mm della Colt M1911 con il nome di Colt 9M973.Non ebbe successo e fu prodotta in quantitativi irrilevanti, dato che il Brasile aveva appena adottato le Beretta 92.

    *La M1911 giapponese
    In Giappone viene utilizzata la Tipo 57 New Nambu, ovvero una copia della M1911 priva della sicura all'impugnatura e con un fermo oscillante alla base dell'impugnatura al posto del pulsante di svincolo del caricatore.

    *Le M1911 inglesi
    Durante la Prima guerra mondiale il Regno Unito ricevette 10.000 Colt M1911 in calibro .455 Webley Auto; negli anni successivi al conflitto queste pistole furono quasi tutte assegnate alla RAF.Durante la Seconda guerra mondiale, dopo la battaglia di Dunkerque, gli USA fornirono alla Gran Bretagna forti quantitativi di M1911 in calibro 45 ACP in virtù della legge "affitti e prestiti".Furono acquistate anche pistole Ballester Molina in Argentina e Star in Spagna.

    *Le M1911 messicane
    Il Messico produce su licenza la Colt M1911, ma intorno agli anni '30 vennero costruite meno di 800 pistole Obregon, una 1911 con chiusura a canna rotante. Il suo progettista, però, non riuscì a convincere i militari a sostituire le 1911 con questa pistola. Le forze di polizia utilizzano una speciale versione in calibro .38 Super Auto.

    *Le M1911 norvegesi
    La Norvegia adottò nel 1914 la Modello 1914.Questa pistola è identica alla Colt 1911, tranne che per la forma della leva di ritegno del carrello. I primi 300 esemplari furono acquistati direttamente dalla Colt e sono identici alla 1911. Tutte le modello 1914 furono prodotte nell'arsenale norvegese di Kongsberg. Dopo la Seconda guerra mondiale la Norvegia ha ricevuto dagli USA un certo quantitativo di M1911A1. Tutte le Colt furono sostituite da pistole modello Luger P08 e Walther P38.

    *Le M1911 spagnole
    La Spagna produce diversi modelli di pistole M1911, in diversi calibri e addirittura in versioni completamente automatiche.I produttori principali sono la Star e la Llama.Sono molto diffuse sul mercato civile e sono ancora in uso presso l'esercito spagnolo.

    *La M1911 vietnamita
    Prima dell'insediamento del governo Diem, nel Vietnam del Sud vi erano diversi gruppi dissidenti che praticamente formavano eserciti privati; uno di questi, il Cao Dai, costruiva armi in proprio, utilizzando officine piuttosto primitive.In queste officine veniva prodotta una copia della M1911 in calibro 9mm.La finitura di queste armi è sorprendentemente buona se si considerano le condizioni di fortuna in cui sono state costruite; le qualità meccaniche sono, naturalmente, assai dubbie.


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    Edited by sottocutaneo - 26/6/2009, 21:04
     
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  3. marceluch
     
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    salve ho una pistola mondial mod.1900 cal.22 si po vendere i voglio sapere cuoanto vale grazie.
     
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2 replies since 19/6/2009, 23:36   3106 views
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